Digitando, digitando... n. 04/2015 del 15.03.2015
MacBook, più sottile dell'Air! :-) Questi di Apple non me la contano giusta! Mi sarei aspettato, come tutti forse, un rinnovamento in chiave Retina Display dell'attuale gamma Air (gli attesi MacBook Air 2) e invece la casa melata ha sorpreso tutti con questo "prodotto a sé", che si chiama MacBook-e-basta. Non capisco, punto. Cosa c'è dietro, il semplice fatto che rappresenta la massima espressione del concetto stesso di MacBook? O è sul quel mio "e-basta" che dovrei riflettere maggiormente? È l'ultimo e poi cambia tutto con qualche nuova rivoluzione? Oh, intendiamoci: a me questo prodottino piace tantissimo, solo non me l'aspettavo fatto così. Per dirne una, in un mondo sempre più "touch" non mi sarei sorpreso di trovare uno schermo tattile... chissà, staccabile... anche se i ben informati dicono che la Apple non ci pensa proprio: uhm, vedremo!
Le dimensioni... contano!
E anche il peso, non c'è che dire. Il nuovo nato di casa Apple è certamente il più piccolo e più leggero Mac mai prodotto e probabilmente uno dei più compatti portatili mai realizzati al mondo. Se già il MacBook Air da 11.6 pollici era una piuma, questo lo è ancor di più. Il peso passa da 1080 grammi ad appena 920 e anche le dimensioni si riducono, nonostante il display sia leggermente più grande, da 12 pollici, Retina. Anche lo spessore è da primato, riducendosi dai 17 mm massimi dell'Air ai circa 13 di questo fenomeno. Il tutto dicono - e c'è da crederci - senza ridurre l'autonomia d'utilizzo, grazie anche alla progettazione fanless (senza ventole) che la dice lunga circa l'ottimizzazione energetica interna. Ma quel che più fa arrossire, dall'emozione, è la piastra "madre" (???) presente all'interno, con tutta, proprio tutta l'elettronica a bordo: processore, ram, SSD, scheda video, ecc. Occupa una porzione minima di tutto lo spazio interno, per il resto interamente assegnato alle batterie ricaricabili ultrasottili e ultraleggere: "Il nuovo MacBook è progettato per essere efficiente e silenzioso. Il processore Intel Core M di quinta generazione consuma solo 5 watt, una potenza che le ottimizzazioni di OS X Yosemite ti permettono di sfruttare al meglio. Il processore e OS X lavorano insieme in maniera talmente efficiente che il sistema genera pochissimo calore, e quindi non c’è bisogno di una ventola: il tuo MacBook è così silenzioso che ti dimenticherai di averlo acceso. Abbiamo anche riprogettato integralmente la scheda logica, per racchiudere le formidabili performance che ti aspetti da un Mac in un design piccolissimo". (Fonte Apple)
Force Touch, la terza dimensione del click
Le novità del MacBook-e-basta non si fermano ai soli aspetti dimensionali, energetici ed estetici, ma riguardano anche l'interfacciamento con il mondo esterno, in particolare con la "periferica" principale: l'utente. La tastiera, per cominciare, è stata radicalmente riprogettata. Utilizza un innovativo meccanismo a farfalla dei tasti che, dicono, "migliora la stabilità, l’uniformità e il controllo del tocco, indipendentemente da dove premi il tasto". Questo nonostante occupi meno spazio in verticale (-40%), i tasti stessi siano più larghi del 17% rispetto a prima e ognuno integri un proprio LED di retroilluminazione. Ah, però! Dove dovremmo vederne delle belle è pochi millimetri più sotto, nell'area del Touch Pad ora sensibile anche alla pressione, alla intensità del tocco. Tutto qui? Per niente: novità nella novità è rappresentata dal Taptic Engine che restituisce un feedback all'utente di quanto e come cliccato. "E poiché il trackpad risponde con un feedback tattile che puoi letteralmente sentire, il tuo MacBook sarà più facile da usare e più personale che mai". Sicuramente da provare. Al momento, detto in franchezza, un po' mi inquieta. Oppure è una cavolata inutile, non so. (anche i mouse, miei cari, non sono più quelli di una volta!)
Un'unica porta, tutto fare
Naturalmente cotanta compattezza e leggerezza non è priva di difetti. Quello più evidente, forse l'unico, è la quasi totale assenza di porte, se non fosse per l'unica, innovativa, USB-C utilizzata inizialmente per la ricarica delle batterie. E meno male che il nuovo MacBook non dispone di ricarica wireless (come alcuni recenti smartphone) altrimenti ci giocavamo anche questa! Poi, tramite adattatori esterni - venduti a parte - da lì tiriamo fuori di tutto, dalla USB tradizionale alle uscite video, digitali (HDMI e DisplayPort) e analogiche (VGA). Il fatto è che in Apple (e dovremmo farlo un po' tutti...) pensano da tempo in modalità cloud/wireless: "Il nuovo MacBook non è solo pronto per un mondo senza fili: è nato per quello". Che, detto in altri termini, suona come: se non riesci a collegare la tua chiavetta USB... buttala! Del resto oggi con Bluetooth e Wi-Fi si fa davvero tutto. Ancor di più, con il MacBook, se siamo fedelissimi Apple e utilizziamo anche un iPhone, un iPad e, perché no, l'Apple TV. Tutto diventa magicamente semplice: "AirDrop è il modo più facile per trasferire file a un altro Mac o a un dispositivo iOS. Bastano pochi clic per selezionare un file in una cartella e trasferirlo via AirDrop a un Mac o a un dispositivo iOS nelle vicinanze, senza bisogno di inviare email o usare altri servizi web. Vedrai com’è facile, ci vuole un attimo per mandare all’iPhone di un amico una foto che hai sul Mac, o per condividere i tuoi dati di contatto con il collega simpatico dall’altra parte del tavolo". Dai, su, anche se è antipatico! :-)))
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