Digitando, digitando... n. 07/2022 del 09.12.2022
Qui comincia l'avventura... I l mio primo oggetto programmabile - "mio-mio" - è stata la mitica quanto indimenticabile Texas Instruments TI-58, sorella "povera" della più importante TI-59 rimasta nel cassetto "vorrei ma non posso" di quei tempi. Quest'ultima, a differenza della prima, aveva il doppio della memoria - ovvero un intero "kappa" - e soprattutto una unità a schede magnetiche per memorizzare dati/programmi.Parlo sempre di fine anni settanta inizio ottanta, un circa triennio piuttosto importante nella mia vita post-analogica. La TI-58 (dei poveri...) di "kappa" ne aveva appena mezzo, configurabile come 480 passi di programma o 60 registri di memoria, quantità modulabile a lotti di 80/10. NON disponeva di alcun sistema di memorizzazione/backup per i programmi, che quindi svanivano nel nulla dopo ogni spegnimento della calcolatrice. In pratica tornava nuova ogni volta. Oggi, ma NON allora, diremmo "male non le faceva!". Con gli occhi e i neuroni di oggi si tratta(va) di uno scenario a dir poco allucinante, ma - lo dico sempre - quelli erano altri tempi ed eravamo felici & contenti con poco. Anche molto meno del "minimo sindacale" in grado di dare dignità digitale a chiunque! Infatti dopo un paio d'anni, credo, saltò fuori una "fantascientifica" TI-58C, dove la C stava - era ora! - per memoria continua. Ovvero se la spegnevi e riaccendevi non ti toccava digitare a mano il codice appena perso! Recentemente ho anche installato sul mio smartphone un emulatore... ma non è la stessa cosa. O, più realisticamente, io non sono più quello di allora, e non so dirvi se questo sia meglio o peggio!
:-)
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