Il fabbisogno giornaliero di glucosio
per il cervello e per il sangue (cioè quello essenziale) è di circa
180 g (720 calorie) per un uomo del peso di 70 kg. Per esprimere il
fabbisogno glicidico essenziale in grammi si può proporre la
seguente formula (P è il peso):
FG=2,6*P
I carboidrati vengono utilizzati per
produrre energia in attività di una certa intensità, sia sportive
sia lavorative. A stretto rigore di logica per un
sedentario il
fabbisogno di carboidrati si riduce a poco più di quello essenziale,
mentre per uno sportivo o per chi ha un lavoro molto faticoso (per
esempio un traslocatore) tale fabbisogno cresce nettamente.
I carboidrati assunti in eccesso
vengono trasformati in grasso secondo un meccanismo noto. Se invece l'apporto di glucosio con le scorte è
insufficiente, la glicemia si abbassa (ipoglicemia) e la sofferenza
cerebrale può manifestarsi con capogiri e senso di spossatezza. Se
il glucosio scarseggia e non c'è sufficiente apporto di carboidrati,
il fegato sintetizza glucosio da proteine e da lipidi con un
processo denominato gluconeogenesi. Tale processo provoca però un
eccesso di urea (con sovraccarico renale) e un accumulo di corpi
chetonici (scorie provenienti dall'utilizzo degli acidi grassi) con
conseguente acidosi.
Per riassumere: un eccesso di
carboidrati provoca un aumento di peso e un'iperinsulinemia che a
sua volta innesca altri processi negativi; una carenza rende
particolarmente difficile il rifornimento di glucosio all'organismo,
soprattutto per i lavori di una certa intensità.