Macronutrienti
e fabbisogno giornaliero

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Macronutrienti: carboidrati, proteine, grassi

I passi per comprendere esattamente la teoria dei macronutienti sono:

a) conoscere il fabbisogno glicidico

b) conoscere il fabbisogno proteico

c) conoscere il fabbisogno calorico quotidiano

d) conoscere il fabbisogno sportivo

e) conoscere la ripartizione finale dei macronutrienti

Il concetto fondamentale è che:

poiché i vari fabbisogni possono essere espressi solo come approssimazioni, è un atteggiamento ortoressico pretendere di estrapolare dati estremamente precisi con validità generale.

Occorre capire che ogni individuo tratta diversamente i cibi proprio come ogni auto (anche a parità di cilindrata) tratta diversamente il carburante, per cui è ottimistico sperare di indicare con estrema certezza dei dati generali. Inoltre i vari fabbisogni vengono soddisfatti con alimenti le cui caratteristiche sono comunque approssimative (le calorie di un melone vanno per esempio da 34 a 55 per ogni 100 g).

Il soggetto ideale

Consideriamo un soggetto medio ideale, completamente sedentario. Indicato con P il peso del soggetto, i dati significativi sono:

Il fabbisogno glicidico (carboidrati) FG
Il fabbisogno giornaliero di glucosio per il cervello e per il sangue è espresso in grammi in 2,6*P e in calorie in 10,3*P.

Il fabbisogno proteico FP
Tale fabbisogno espresso in grammi è 0,83*P e in calorie 3,3*P.

Il fabbisogno calorico quotidiano FCQ
Tradizionalmente il fabbisogno calorico si esprime come:

FCQ=MB+MA

dove MB è il metabolismo basale (compreso il metabolismo legato alla digestione dei cibi) e MA è il dispendio calorico legato all'attività del soggetto.

Su molti testi si trovano sia le valutazioni del metabolismo basale (MB) sia quelle legate all'attività del soggetto (MA). Purtroppo tali valutazioni sono spesso errate in quanto non si tiene conto che:

a) Non ha senso calcolare il metabolismo basale a partire dal semplice peso del soggetto (si nutrono anche i grassi); occorre partire dalla massa magra.

b) Il metabolismo basale diminuisce nettamente in soggetti allenati o che seguono una dieta ipocalorica (riduzione che può arrivare al 45%). Come dire che il corpo si adatta a bruciare meno, ottimizzando quello che ha a disposizione.

c) Il metabolismo basale dipende dalla dieta. Per esempio un pasto induce una maggior termogenesi (legata alla richiesta di energia necessaria alla digestione) se è più ricco di proteine.

d) Il metabolismo d'attività è decisamente sovrastimato. Un soggetto di 62 kg che scrive un'ora al computer spende solo 18 calorie all'ora in più rispetto alla condizione di riposo. Se si suppone che dorma 9 ore e che sia particolarmente sedentario (quando non scrive al computer si sposta in macchina o guarda la televisione) si scopre che per le attività giornaliere spende circa 150 calorie oltre a quelle basali; se cammina per un'ora al giorno (cioè se si sposta a piedi o è solito fare una blanda attività fisica) occorre aggiungere circa 220 calorie (370 in totale). Queste due condizioni sono comuni per moltissime persone (i soggetti che definiremo sedentari) che svolgono un lavoro d'ufficio o che comunque non comporti lunghi spostamenti a piedi o lavoro fisico continuo. Pertanto il metabolismo d'attività per un sedentario può andare dalle 150 alle 400 calorie (per 60-70 kg di peso).


Come abbiamo visto il punto a) è quello che ha portato la dietologia tradizionale a sovrastimare i fabbisogni giornalieri. Se si consultano tabelle tradizionali si trova che un sedentario standard di 70 kg (supponiamo con massa grassa del 20%) dovrebbe bruciare 2350 calorie, mentre un atleta (con 10% di massa magra) dello stesso peso che si alleni una volta al giorno circa 2950. Se la differenza è corretta, certo non lo è il punto di partenza, perché con 2350 calorie al giorno il sedentario rimarrà sempre una persona sovrappeso.

Combinando i punti a) e b) si può molto grossolanamente indicare che per il nostro soggetto ideale (adulto, over 25 anni):

MB=28*MM

ove MM è la massa magra in chilogrammi.

Così il sedentario sopraccitato dovrebbe (o potrebbe, allenando correttamente il suo corpo a mangiare di meno) avere un MB di circa 1600 calorie. Se è veramente un sedentario, aggiungendo altre 200 calorie (MA) si arriva a 1800, 550 in meno rispetto a quelle tradizionali. Queste 550 sono le calorie che vanno a nutrire la massa grassa, impedendo al soggetto di dimagrire. Ricordo che alcune formule fanno riferimento all'età e al sesso: riferendoci alla massa magra, anziché al peso si superano questi problemi (se ci si riferisce al peso il riferimento con l'età può essere giustificato in quanto con l'età la massa muscolare tende a diminuire).

Purtroppo il punto d) è facilmente teorizzabile solo per chi ha un'attività verosimilmente sempre equivalente dal punto di vista energetico; ci si può rifare alla tabella delle attività per avere i consumi calorici aggiuntivi rispetto alla condizione di riposo. Chi ha un'attività decisamente variabile (supponiamo un imbianchino il cui flusso di lavoro varia nell'arco della settimana) potrà avere soltanto utili indicazioni. Per convincersene basta ricordare che:

un eccesso di 100 calorie al giorno porta a un aumento di peso di 4-8 kg all'anno!

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Progetto e realizzazione
a cura di ADPware
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