Progetto
europeo per il controllo del Mediterraneo
via satellite
Menia:
"Investire sulle attività spaziali
nonostante la crisi"
L’Italia sarà a
capo di un nuovo progetto europeo per la
sorveglianza del Mediterraneo via satellite.
E’ quanto ha annunciato oggi l’Agenzia
Spaziale Italiana (ASI), durante la seconda
giornata del Sat Expo Europe 2009, il Salone
internazionale sull’aerospazio e le
tecnologie avanzate, in corso fino a domani
alla nuova Fiera di Roma. “Le sfide
ambientali, i cambiamenti climatici e la
gestione degli eventi disastrosi”, ha detto
l’on. Roberto Menia, sottosegretario
all’Ambiente, “possono essere affrontati
facendo ricorso a queste nuove tecnologie
spaziali, che sono il frutto del migliore
ingegno umano. Crediamo che lo spazio sia un
settore in cui si deve investire, pur nel
contesto dell’attuale crisi economica”.
Il nuovo progetto europeo per la
sorveglianza dell’area del Mediterraneo si
baserà inizialmente sulla costellazione dei
satelliti italiani Cosmo-SkyMed, realizzati
da Thales Alenia Space Italia (società di
Thales/Finmeccanica) per conto dell’ASI e
del Ministero della Difesa. La costellazione
Cosmo-SkyMed è composta da 4 satelliti con
sistemi radar in banda X, tre dei quali già
in orbita mentre il quarto sarà lanciato ai
primi del 2010. “L’Italia sarà capofila di
questo progetto”, ha confermato Carolina
Matarazzi, vicepresidente dell’ASI, “perché
vogliamo diventare leader mondiali nelle
applicazioni radar per l’osservazione della
Terra. Nei prossimi anni”, ha concluso la
Materazzi, “vedremo l’importanza di
un’infrastruttura satellitare come
Cosmo-SkyMed sul posizionamento del nostro
Paese in ambito internazionale”.
Nel programma Cosmo-SkyMed, fondamentale è
stata la collaborazione civile-militare.
“L’ASI, la Difesa e le industrie italiane
hanno imparato a lavorare bene insieme”, ha
confermato l’ammiraglio Filippo Maria Foffi,
capo del IV Reparto dello Stato Maggiore
Difesa, “e ci hanno consentito di ottenere
dei risultati di cui andare orgogliosi”.
Infatti, le immagini radar raccolte da
questi satelliti sono state utilizzate anche
a favore di istituzioni internazionali e
organizzazioni umanitarie impegnate nella
gestione di alcune recenti emergenze, come
il ciclone Nargis in Birmania, il terremoto
in Cina e gli uragani Hannah e Ike che hanno
colpito Haiti.
Roma, 20 marzo 2009
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