Alcatel-Lucent a Fotonica 2009 guida
dall’Italia un mondo tutto ottico
Una “rete di
eccellenze per le reti”: in Italia ha sede
il polo mondiale di Alcatel-Lucent per le
reti ottiche, con centri di ricerca che si
integrano con il network mondiale del gruppo
e che, nel paese, collaborano con aziende e
università per creare le tecnologie
abilitanti per le nuove infrastrutture di
comunicazione e i nuovi servizi. Un ruolo
chiave per lo sviluppo delle nuove reti: le
prospettive della Next Generation Network
che porterà i nuovi servizi a larghissima
banda a casa.
Milano,
26/05/2009 - Se l’elettronica ha
accompagnato l’evoluzione delle tecnologie
nell’ultimo quarto del secolo scorso, sarà
la fotonica, cioè la tecnologia basata sullo
spostamento dei fotoni, i “quanti di luce”,
a guidare i nuovi sviluppi del primo quarto
del 21 secolo? Le aree di applicazione non
mancano e l’11esima edizione di “Fotonica”,
in svolgimento a Pisa dal 27 al 29 maggio,
offre un’ampia visibilità della portata e
trasversalità di questa tecnologia. Una
tecnologia che riguarda anche la nostra vita
di tutti i giorni e comparti che vanno
dall’energia all’elettronica di consumo,
dall’informatica alle telecomunicazioni. Si
basano sull’ottica applicazioni che vanno
dal lettore DVD allo schermo piatto del
televisore o del computer, dal pannello
fotovoltaico alle più avanzate reti di
computer, fino a segmenti crescenti delle
reti di comunicazione, per non parlare poi
delle applicazioni in ambito industriale e
professionale, come strumenti di
misurazione, test, analisi, medicina.
La rivoluzione nelle telecomunicazioni entra
in casa
Nelle telecomunicazioni, le tecnologie
ottiche hanno avuto e ancor più avranno in
futuro un ruolo essenziale per consentire il
salto di qualità delle reti e quindi
l’introduzione di nuovi servizi. Nell’ultimo
decennio, la rete di comunicazione mondiale
ha visto la forte crescita della larga banda
e delle comunicazioni mobili: due “driver”
che hanno creato utenza e moltiplicato il
traffico rispetto agli anni precedenti.
Il traffico dati su Internet, che oggi conta
più di un miliardo di utenti e circa 400
milioni di linee di utente a larga banda,
non si accontenta più del kilobit al secondo
delle tradizionali connessioni vocali degli
anni 90, ma pretende i “megabit al secondo”.
Come se dalla bicicletta fossimo passati al
furgone, chiedendo un corrispondente
adeguamento della sede stradale, le
autostrade telematiche appunto. E il
prossimo futuro prevede una crescita
ulteriore, che comporterà non solo un nuovo
incremento del volume di traffico, ma anche
la necessità di portare le superstrade
dell’informazione direttamente fino a casa
dell’utente.
Forti aspettative sono in questo momento
rivolte verso lo sviluppo della NGN, la Next
Generation Network, la nuova rete d’accesso
in tecnologia ottica prevista in grado di
portare connessioni in una prima fase
dell’ordine dei 50 – 100 Mbit/s e quindi
oltre, tali da permettere per esempio nuove
realizzazioni nel campo dei sistemi IT (Data
Center di nuova concezione, cloud computing,
ecc.) e delle applicazioni multimediali, tra
cui la possibilità di distribuire
nell’ambito della stessa utenza (abitazione)
più canali TV HD (High Definition)
simultaneamente.
L’esplosione del video, del social
networking, di applicazioni che, non solo
sono più data-intensive, ma richiedono anche
trasferimenti di dati “bilanciati”, ovvero
più simmetrici richiedono lo sviluppo di
nuove reti basate sulle tecnologie ottiche,
eventualmente complementate, nelle aree a
svantaggio socio-geografico, da nuove
tecnologie anche nel wireless. Obiettivo:
ridurre il digital divide geo – tecnologico.
Digital Divide e aspetti economici della NGN
Secondo Stefano Lorenzi, amministratore
delegato di Alcatel-Lucent Italia “la
diffusione ormai massiccia dei servizi
on-line, siano essi di natura informativa,
transazionale, e nei rapporti con la
pubblica amministrazione ha raggiunto un
punti di non ritorno: per questo è oggi
fondamentale consentire a tutti l’accesso
alle reti, senza discriminazioni. La
creazione di un servizio universale
orientato alla larga banda con la Next
Generation Network (NGN) richiederà uno
sforzo congiunto di diversi soggetti, con un
mix di soluzioni compatibili con le realtà
di mercato e il contesto geografico, ma che
avrà come elemento centrale e qualificante
la creazione di una rete ottica in grado di
ospitare i servizi sempre più ‘data
intensive’ e interattivi di oggi e di
domani”.
Alcatel-Lucent è l’azienda che maggiormente
ha contribuito nell’ultimo decennio sia alla
creazione della rete d’accesso a larga banda
sia alla diffusione delle infrastrutture di
trasporto ottico e nell’ambito del convegno
pisano presenta una serie di relazioni che
affrontano alcuni aspetti nodali ai fini
della realizzazione della NGN. Tra questi,
le soluzioni per rendere più fruibile la
condivisione e il riutilizzo delle
infrastrutture per la posa delle nuove reti
ottiche, attività che – secondo che si
intervenga in aree densamente abitate o in
zone rurali – può da sola incidere per il 70
– 80% del costo complessivo: un valore
comunque molto indicativo anche ai fini
dell’indotto sul territorio rappresentato
dall’investimento nella NGN.
Alcatel-Lucent è un naturale punto di
riferimento mondiale nel campo dell’accesso
fisso a larga banda e nelle reti FTTH (le
reti in fibra fino a casa dell’utente), con
più di 80 reti realizzate in Europa, America
e Asia. Le soluzioni sviluppate permettono
la realizzazione di reti di diversa
tecnologia e tipologia, Punto a Punto o
Punto a Multipunto. In uno scenario in
rapida evoluzione anche sotto il profilo
politico – economico – normativo, lo sforzo
tecnologico in questo momento è orientato a
sviluppare soluzioni flessibili, in grado di
supportare un’effettiva interoperabilità
delle diverse soluzioni, l’accesso di più
fornitori di servizi in modo trasparente
alle reti (condivisione delle stesse),
offrendo anche scenari di crescita nel tempo
che permettano il miglior riutilizzo delle
tecnologie passando a nuove classi di
prestazioni.
L’Italia e il ruolo di Alcatel-Lucent
L’Italia si trova in una posizione di
vantaggio per quanto riguarda lo sviluppo
delle tecnologie ottiche e della fotonica:
diverse delle maggiori aziende
internazionali sono impegnate in questo
settore nel Paese e un ruolo particolare è
svolto da Alcatel-Lucent.
Proprio in Italia, in virtù anche di una
lunga tradizione d’eccellenza maturata nel
campo delle reti di trasmissione ha la sede
della divisione Optics di Alcatel-Lucent,
che da Vimercate coordina le attività di
ricerca e sviluppo nei diversi scenari
mondiali. Una rete di laboratori in tutta
Italia (i principali sono a Vimercate) è
impegnata nello sviluppo delle nuove
tecnologie ottiche con oltre 700 ricercatori
e contribuisce a fare di Alcatel-Lucent la
maggiore la maggiore realtà in Italia nel
campo delle tecnologie di comunicazione
ottiche.
Le attività italiane di Alcatel-Lucent nel
campo delle tecnologie ottiche hanno
pertanto un’ampia ricaduta su quelle di
tutto il gruppo nel mondo e concorrono anche
ad una considerevole parte della produzione
e dell’export locale, che rappresenta ben
oltre la metà del fatturato complessivo
dell’azienda in Italia.
Alcatel-Lucent, inoltre, collabora con
piccole e medie imprese e con alcune delle
maggiori università italiane.
Particolarmente rilevanti, tra queste, sono
le partnership con Roma 2 e con il
Politecnico di Milano, con il quale è stata
recentemente annunciata una vasta
collaborazione sulle nuove frontiere delle
reti a larghissima banda. Anche a Pisa, uno
dei poli delle tecnologie ottiche e
fotoniche in Italia, Alcatel-Lucent ha
significative collaborazioni, contribuendo
con propri docenti ad un master presso la
Scuola Superiore Sant’Anna.
Link:
www.alcatel-lucent.it