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www.digiTANTO.it - allegato al n. 27 di Digitando, digitando... del 13.07.2009

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WiFi gratuito nelle città: chi paga?

In tutta Italia si susseguono iniziative volte alla creazione di reti wifi gratuite sovvenzionate dalle pubbliche amministrazioni: ma i cittadini sanno quanto PAGANO indirettamente ed a CHI?

ROMA, 09/07/2009 - Questa è la domanda che Assoprovider pone ai cittadini affinché le PA facciano CHIAREZZA sulle risorse economiche impegnate per realizzare reti WiFi “gratuite” e sulle aziende che vengono pagate con i soldi della collettività (di tutti) per realizzare (di certo NON gratuitamente) le infrastrutture necessarie per il WiFi; infrastrutture che oltretutto avvantaggiano solo alcuni cittadini, quelli dotati dei mezzi per utilizzare Internet solo dove presente la copertura WiFi e indipendentemente dalla loro capacità economica.
Assoprovider ribadisce che il contributo economico PUBBLICO che le PA vogliono dare per abbattere il Digital Divide del proprio territorio non deve agevolare un operatore economico a discapito di un altro ma deve essere l'occasione per creare infrastrutture "intermedie" (wholesale) utilizzabili da qualsiasi operatore alle medesime condizioni economiche: solo così vi è la certezza della sua efficienza ed efficacia.
In caso contrario è facile che divenga l'ennesima occasione di arricchimento dei soliti noti a danno delle piccole aziende legate al territorio che realizzano infrastrutture senza godere di alcun aiuto PUBBLICO con evidente distorsione del mercato e/o, peggio ancora, col rischio di gestioni economiche oscure.
La soluzione per risolvere, anche con il contributo economico della collettività, le problematiche di Digital Divide esiste e si chiama gestione wholesale disaggregata con accesso non discriminatorio per tutti gli operatori.


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