BMC Software
porta i benefici del Business Service
Management nel mondo del Cloud Computing
Un'unica
soluzione completa per la gestione
centralizzata di ambienti cloud, fisici e
virtuali. Maggiore scalabilità,
flessibilità, approccio service oriented e
ottimizzazione degli investimenti grazie
alla piattaforma BSM
Milano, 16/07/2009 - BMC Software (NYSE: BMC),
annuncia l’applicazione della propria
piattaforma di Business Service Management (BSM)
agli ambienti Cloud Computing.
Nell’attuale contesto IT estremamente
attento ai costi e orientato ai servizi,
l’interesse per il Cloud Computing - ovvero
l’adozione di applicazioni e servizi
on-demand erogati attraverso infrastrutture
altamente scalabili e ed economicamente
convenienti - è fortemente in crescita.
Molte aziende stanno approcciando ora questo
mercato, sviluppando nuove soluzioni; BMC ha
invece scelto di concretizzarne i vantaggi
promessi dal cloud computing utilizzando gli
strumenti, le tecnologie e i processi già
esistenti all'interno degli ambienti IT.
Grazie alla collaborazione con i propri
clienti e con i service provider, BMC
supporta le iniziative Cloud con il medesimo
livello di capacità di gestione del
servizio, automazione e controllo preteso
per gli ambienti fisici e virtuali. Le
funzionalità di Business Service Management
di BMC - comprendendo soluzioni di Service
Automation, Service Support, Service
Assurance, Service Optimization e la
piattaforma Atrium - si prestano in
particolar modo ad una adozione in ambiente
Cloud, in quanto permettono di:
• Definire ambienti privati cloud come nuova
generazione di data center automatizzati e
virtualizzati;
• Fornire un Service Catalog unificato
utilizzabile per i servizi interni ed
esterni associati ai service-level agreement
e alla gestione dei costi;
• Definire e gestire Service Level specifici
per ambienti cliente cloud con
caratteristiche differenti;
• Fornire agli utenti funzioni self-service
per la richiesta e l’erogazione dei servizi
e delle risorse cloud;
• Automatizzare l’orchestration, il
provisioning, il change management e il
monitoraggio delle risorse cloud;
• Automatizzare il workload management,
comprendendo il provisioning in real-time
delle macchine virtuali;
• Prevedere e tracciare con precisione il
costo legato al delivery dei servizi
nell'ambiente cloud;
• Mantenere l’accesso ad una fonte di
informazione unica e veritiera per il
Configuration Management Database (CMDB),
anche nel caso che l’ambiente cloud subisca
un’evoluzione.
Molte grandi aziende, dotate di ambienti IT
altamente virtualizzati, si stanno
cimentando ora nell'implementazione di
applicazioni e infrastrutture nell'ambito di
ambienti privati cloud.
Secondo Forrester Research, società di
analisi indipendente, "molti professionisti
che operano nel campo delle infrastrutture e
in azienda scelgono di fare proprio il
concetto del cloud computing, provvedendo
autonomamente alla costruzione di cloud
privati. Il Cloud Computing è di certo una
risorsa preziosa, ma scavalcare le
operazioni IT può trasformarsi in un vero e
proprio rischio".
Il rischio nella definizione di ambienti
cloud privati è andare incontro ad un
semplice trasferimento delle spese IT
dall'ambito hardware a quello delle
operazioni, anziché raggiungere l’obiettivo
che ci si era prefissati in termini di
riduzione immediata delle spese. Altre
problematiche, come ad esempio l'adozione di
processi standard, il raggiungimento della
scalabilità e la garanzia della conformità
implicano spesso sfide complesse per i
clienti che hanno da poco raggiunto questo
tipo di maturità operativa in ambito IT.
Adottare il BSM significa poter raggiungere
il rigore della gestione del servizio,
neutralizzando tali rischi con grande
efficacia e garantendo ai clienti
l'esecuzione sicura ed economicamente
vantaggiosa anche delle iniziative di Cloud
Computing.
“E’ ormai evidente come una gestione
efficace dell’IT rappresenti la chiave per
il successo e si riveli fondamentale per
generale un reale valore di business anche a
partire da iniziative di cloud computing”,
ha spiegato Kia Behnia, Chief Technology
Officer di BMC Software. “La piattaforma BSM
di BMC offre uniformità di gestione,
automazione, controllo di processo e
conformità in tutte le infrastrutture cloud,
fisiche e virtuali, mitigando il rischio
relativo all'adozione dei principi del Cloud
Computing da parte delle aziende”.
Il Cloud Computing affonda le sue radici
nella virtualizzazione; per questo motivo le
aziende che si prefiggono di modificare le
proprie applicazioni e infrastrutture per
dare vita ad un ambiente cloud privato
devono prima confrontarsi con
l’implementazione e la gestione dei
cambiamenti legati alle infrastrutture IT
virtuali.
La piattaforma BSM offre un approccio sicuro
incentrato sui servizi per il deployment e
dell'amministrazione continuativa delle
funzioni di virtualizzazione e delle
iniziative interne di Cloud Computing.
Basato sulle best practice ITIL (Information
Technology Information Library), il BSM
consente agli amministratori IT di
pianificare, gestire e amministrare l'intero
ciclo di vita dell'infrastruttura e dei
servizi cloud come se si trattasse di
un'estensione naturale delle policy e dei
processi di gestione già operativi. Il ciclo
di vita viene esteso dall'identificazione
delle risorse fino al provisioning, alla
configurazione e la compliance, così come al
monitoraggio e alla ri-allocazione delle
risorse.
Mentre le aziende adottano le proprie
soluzioni di private cloud, si assiste anche
ad un incremento delle capacità e della
flessibilità degli ambienti pubblici forniti
dai service provider.
“Nei prossimi anni, ci aspettiamo l’adozione
da parte del mercato di un maggior numero di
soluzioni ibride che uniscono risorse cloud
miste”, ha aggiunto Kia Behnia .“Tale
scenario richiederà soluzioni gestionali
capaci di integrare e controllare le
risorse. Per poter avvalersi della
disponibilità, flessibilità e agilità
tipiche degli ambienti cloud pubblici,
unitamente al controllo e alla sicurezza
propri dei data center on-premise, i clienti
necessitano infatti di soluzioni gestionali
unificate e basate su piattaforma”.