Articolo pubblicato sul n. 192 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) del febbraio 1999
Speciale: E' difficile rendersene conto, così, spontaneamente, ma da alcuni decenni viviamo letteralmente immersi in campi elettromagnetici generati da migliaia e migliaia (potremmo tranquillamente dire milioni) di trasmettitori posizionati vicini o lontani da noi. Basta un piccolo apparecchietto di ridotte dimensioni (spesso dal costo più che abbordabile) et voilà le onde radio che "ci attraversano" si trasformano come per incanto in musica, immagini, conversazioni telefoniche, documenti cartacei trasmessi via fax, informazioni di vario genere, dalle quotazioni borsistiche ai flussi digitali provenenti dai satelliti per centinaia e centinaia di applicazioni variamente disparate. Trasformiamo qualcosa di apparentemente non significativo per la nostra esistenza (almeno si spera!) in informazione effettivamente fruibile dal nostro cervello attraverso i nostri recettori naturali. In alcuni casi diventando poi noi stessi generatori di informazione da inoltrare nuovamente via etere verso il nostro interlocutore (telefonico, ma non solo!). E se fino a qualche anno fa l'accesso "mobile" all'informazione nella quale siamo continuamente inzuppati era limitata quasi esclusivamente alle trasmissioni radiofoniche e televisive, all'utilizzo dei cellulari per le sole conversazioni telefoniche a due (punto a punto), oggi lo scenario appare notevolmente rinnovato e arricchito. Non si può ancora parlare di normalità (personalmente posso confermarlo: andare in giro "digitalmente addobbati" come ho fatto io negli ultimi mesi per la preparazione di quest'articolo si finisce ancora per fare la penosa figura di aspirante marziano!) ma oggi con un computerino palmare e poc'altro è possibile inviare e ricevere fax, consultare la posta elettronica ricevendo e inviando messaggi e-mail, partecipare ai forum e ai chat (anche quelli più scabrosi) come se nulla fosse, e/o navigare in Internet alla ricerca dell'informazione perduta (foss 'anche l'ultima foto di Sharon Stone nuda!). Naturalmente il tutto comodamente seduti... in un tram affollato, in mezzo alla gente che ti guarda e pensa: "Ma questo che fa???". E se invece del tram, stabilmente ancorato sui suoi affidabilissimi binari, fossimo in auto all'affannosa ricerca della nostra meta - da bravi polentoni d'assalto - nell'entroterra siculo o dispersa nella nebbia della bassa padana - da irriducibili terroni "capatosta" (come, sicuramente, il sottoscritto) - niente paura! Lasciamo che il nostro palmtop si concentri sul cinguettio spaziale della rete satellitale GPS (Global Position System) ed ecco che ancor più magicamente di prima sul display del nostro, inseparabile, cucciolo digitale compare la posizione esatta del punto in cui ci troviamo e, chiaramente, tutte le informazioni che servono per raggiungere la nostra agognata meta.
Black box
Nonostante le funzioni svolte abbiano ben poco a che fare con l'omonimo dispositivo aeronautico, non possiamo non etichettarla nello stesso modo. Non foss'altro perché, proprio come una "scatola nera", può tranquillamente essere installata nel posto più nascosto della nostra vettura e, effettuati i pochi collegamenti, dimenticata lì per sempre. Stiamo parlando del Navisys, il modulo GPS per computer portatili (notebook, palmtop WinCE, Psion Series 3 e Series 5) in grado di guidarci alla meta attraverso la rete satellitale Global Position System. Nata per applicazioni strettamente militari, da alcuni anni è utilizzata anche (soprattutto?) in ambito civile per la localizzazione" self service" dei mezzi di locomozione terrestri e marittimi. Attraverso una piccola antenna satellitale installata sul veicolo e un apposito ricevitore sintonizzato sulle frequenze dei satelliti (abbinato a un'opportuna logica di decodifica) è possibile "fare il punto" per localizzare con sufficiente precisione la nostra posizione sul globo terrestre. Trattandosi di segnali "segretamente" codificati (non dimentichiamoci che il sistema satellitale GPS è N.A.T.O. per applicazioni spiccatamente militari) in ambito civile si riesce ad ottenere una precisione dell'ordine delle decine di metri. Tolleranza più che adeguata per localizzare una station wagon impazzita piena di gent'allegra (il ciel l'aiuta, per "appunto!), del tutto insufficiente per guidare con precisione "chirurgica" (ogni riferimento ai danni sanguinari eventualmente provocati è puramente casuale) i missili di un altrettanto impazzito generale nemico. A differenza, però, dei sistemi GPS per autoveicoli, in vendita già da qualche anno (e dal costo, installazione esclusa, di quattro o cinque milioni come minimo!), il Navisys si basa solo ed esclusivamente sulla ricezione dei segnali satellitali, senza bussole giroscopiche o sensori sulle ruote che ne aumenterebbero significativamente la precisione di localizzazione. Succede, ad esempio, che procedendo lungo una strada venga segnalata dal software di navigazione - come lo Street Planner per Psion 5 - un'altra via nelle strettissime vicinanze (ad esempio una parallela o, più sovente, una traversa... in avvicinamento) e a poco serve ricalibrare più di tanto il sistema, funzione peraltro prevista dal software, visto che la colpa non è assolutamente da imputare alla cattiva ricezione satellitale ma alla codifica dei segnali voluta mente "sporcati" da un errore continuamente variabile. Comunque funziona più che bene. A volte è sufficiente pazientare un attimo (lasciare scorrere un po' di letture successive) per vedere visualizzata sullo schermo il nome esatto della strada, della piazza o del posto in cui effettivamente ci siamo fermati. Anche la ricezione satellitale in città, esclusi i soli vicoletti più stretti, non pone grossi problemi. Alla meta ci si arriva e come, al massimo "toppando" di poche decine di metri. Di sicuro molto, molto meno, del parcheggio libero più vicino.
Street & Route
Street Planner e Route Planner sono i due programmi di cartografia realizzati dall'olandese Palmtop per i computer tascabili Psion, Si integrano, come detto, con il modulo Navisys, ma la maggior parte delle funzioni svolte esulano dall'impiego spiccatamente GPS, Entrambi contemplano la cartografia di mezz'Europa fornita su eD-ROM, Italia compresa, ma non pensiate di riuscire ad installare tutto, proprio tutto, sullo Psion! Street Planner, per quel che riguarda la viabilità urbana; Route Planner, fuori dai centri abitati (autostrade, statali, provinciali, tangenziali. raccordi, arterie, strade secondarie, vie di collegamento, ecc. ecc.). Entrambi basati sulle mappe cartografiche digitali sviluppate da Tele Atlas - le stesse utilizzate dai navigatori satellitali specifici per autovetture - permettono di generare un completo percorso con tutte le indicazioni necessarie per raggiungere una determinata meta da un generico punto di partenza, Se i due punti sono situati nella stessa città utilizzeremo Street Planner e le indicazioni ottenute riguarderanno un percorso urbano (che tiene conto, a meno di non dichiarare di voler procedere a piedi. anche dei sensi unici) se appartengono a distinte zone extraurbane utilizzeremo Route Planner, con le medesime modalità operative del primo. Nella preparazione di un itinerario possiamo scegliere quello più breve, quello più veloce, la modalità preferita (indichiamo le nostre preferenze riguardo la scelta delle diverse strade/autostrade contemplate), evitare determinate zone geografiche da noi definite come off-limits, forzare determinate tappe intermedie. Ad esempio da Marsala a Napoli via Teano (obbedisco!) con camicia rossa, Route Planner e 999 valorosi compagni di viaggio. Oppure, tenetevi forte!, utilizzare Street Planner per correre da Parco della Vittoria a S. Vittore, a seguito di un "imprevisto", direttamente e senza passare dal "Via". ( ... il bello è che Monopoli per Psion 5 esiste davvero!!!).
Intrappolati nella Rete
Diciamolo francamente: in ambito personal-informatico la navigazione con la 'N' maiuscola non è quella satellitale GPS ma riguarda principalmente Internet. E se siamo navigatori abituali, o comunque utilizzatori incalliti della posta elettronica, a casa o in ufficio, che male c'è nel volere altrettanto quando siamo in trasferta? Il cellulare, magari digitale (GSM), già l'abbiamo da tempo. Probabilmente abbiamo a corredo anche un piccolo organizer... pronto a diventare computerino tascabile appena se ne presenti l'occasione. E quale occasione migliore se non la possibilità di utilizzare (finalmente) i due" cosi" insieme, come abbiamo sempre fatto col computer e il telefono di casa? Non tanto per la navigazione Web da passeggio (matti si, ma non oltre la decenza!) non foss'altro per i 9600 bps, massimo baud-rate offerto oggi dallo standard GSM, davvero pochi per evitare una pericolosa crisi isterica da waiting-syndrome. Di soluzioni, forse un po' brutali, per connettere "computerino" e "telefonino" ne esistono da tempo più d'una. La maggior parte di queste erano (sono) basate sull'utilizzo di una costosa card in standard PCMCIA, direttamente inseribile (batterie permettendo) nel nostro palmare Windows CE oppure, attraverso un adattatore esterno autoalimentato, allo Psion Series 5. Da li parte poi un cavo specifico che, tutto pimpante, va collegato all'immancabile cellulare GSM o ETACS che sia. Di sicuro più raffinata (ma qui la verifica del consumo energetico assume un importanza ancora maggiore) la soluzione proposta tanto da Nokia quanto da Ericssan, basata su una scheda PCMCIA con l'intera circuiteria telefonica GSM incorporata, che non utilizza il nostro abituale "telefonino" essendo essa stessa sufficiente allo scopo. Ma la libidine massima si raggiunge senza collegamento hardware alcuno, utilizzando un cellulare GSM dell'ultimissima generazione (ad esempio tanto per cambiare! - il Nokia 8810 oppure l'Ericsson SH888) che integrano tutta la circuiteria digitale per trasmissione dati/fax oltre ad una porta a raggi infrarossi per l'interfacciamento al portatile (notebook Win98, palmare WinCE, tascabile Psion 5 e compatibili). E chi non intende cambiare telefono? Se già gioca in casa Ericsson e dispone di un modello della serie 6xx/7xx - tra i più diffusi nel mondo - può ancora salvarsi in calcio d'angolo acquistando il modulo DI-27 che aggiunge al proprio cellulare tutto il necessario per il collegamento - in tutto e per tutto! - wireless con la Rete delle reti. Senza escludere, ci mancherebbe altro, la possibilità di mandare e ricevere tradizionali fax col nostro" computerino", con tanto di firma autografa ove necessario - direttamente tracciata con lo stilo a corredo sullo schermo, grazie all'utilissimo (una volta tanto!) touch-screen. Libidine!!!
Waiting far Symbian
Tutto questo scenario, già abbastanza frizzante di per sé, potrebbe "cappottarsi ulteriormente" tra qualche mese con l'arrivo dei primi prodotti figli di Symbian (www.symbian.com). E' il consorzio fondato da Nokia, Ericsson e Psion (al quale si è poi unita Motorola) per la definizione - era ora! - di una piattaforma comune e a prova di standard per la comunicazione digitale portatile (Wireless Information Devices). Di sicuro ne vedremo delle belle: nuovi prodotti baspti su Symbian arriveranno presto sul mercato, tutti basati su Epoc 32, il sistema operativo" mobile" proposto da Psion, già utilizzato dal Series 5 e dal compatibile GeoFox. E in tutto questo, Microsoft che farà? Di sicuro, come sempre, non rimarrà a guardare. Lo faremo noi, utenti ... pazienti!
RIQUADRO PREZZI ............................
Distributore: Video Computer S.pA Via Antonelli. 36 10093 Collegno (TO) tel.: 011.4034828
Prezzi al pubblico (IVA inclusa):
Navisys - modulo GPS per Psion 5 - compreso Route Planner L. 1.499000 Navisys - modulo GPS per Win98 - compreso Maros 99 Italia L. 1.599.000 Street Planner 99 per Psion 5 - con mappe città europee L. 179.000 Route Planner per Psion 5- con mappe stati europei L. 179.000 Ericsson Mobile Office DI-27 - Fax/Modem GSM - IR + Phone Manager L. 498.000 Ericsson Mobile Office GC-25 - Data Card PCMCIA GSM L. 1.185.000 Ericsson SH-888 - GSM dual band - modem IR integrato + Phone Manager L. 980.000
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