Digitando, digitando... n. 11/2014 del 28.04.2014
Informatica: è caos! :-) Non esistono più i computer, né i telefoni, né i sistemi operativi, i programmi, i siti Internet e i social media "di una volta". Delle due l'una: i produttori o la smettono oppure... la smettono! Così davvero non si va da nessuna parte. Da nativo analogico, presto convertito al digitale (sin dall'adoloscenza nella prima metà degli anni '70) ho visto passare di tutto e di più sotto ai miei occhi, ma mai come in questo periodo l'industria informatica - o più in generale quella digitale - arranca alla ricerca di non si sa che. Quanto ancora potrà durare questo caos di sicuro nessuno lo sa, di sicuro però prima finisce meglio è per tutti. I prodotti (hardware e software) realmente di successo sono sempre meno, mentre i flop tecnologici e commerciali - brusche quanto inaspettate flessioni nelle vendite - sono all'ordine del giorno. Se finanche un mostro sacro come l'iPad comincia a vacillare - le vendite nell'ultimo trimestre pare siano calate del 30% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente - forse è il caso di chiedersi: ma non è che stiamo (stanno...) davvero esagerando?!?
Tecnologia, viaggio di sola "andata e ritorno"
Se fino a poco tempo fa era normale attendersi la nuova versione di un qualsiasi prodotto digitale ogni 2-3 anni, oggi i tempi di (non) attesa si sono drasticamente ridotti in alcuni casi sotto la soglia, psicologica, dei 12 mesi. Inutile dire che il più delle volte il nuovo modello va a sostituire il precedente più per ragioni commerciali che tecnologiche, con conseguente flop nelle vendite. Cosa che, purtroppo, non frena il fenomeno ma addirittura lo alimenta. È il caso, a parer mio, del recente HTC One M8 e dell'altrettanto potenziale sfortunato Samsung Galaxy S5. Né il primo né il secondo rappresentano una reale evoluzione rispetto ai modelli precedenti... magari proprio per il semplice fatto che NON potevano essere significativamente migliorati senza sbattere contro fisiologici limiti tecnici. E allora, visto che non possiamo farli tre volte più sottili, tre volte più leggeri, tre volte più autonomi per quel che riguarda la durata della batteria... aggiungiamo al primo una terza, discutibile, fotocamera... al secondo un lettore di impronte digitale (e visto che ci siamo anche un sensore per il battito cardiaco) ed ecco a voi, siore e siori, lo smartphone che stavate (proprio...) aspettando! Si parla da tempo dei nuovi iPhone in arrivo nei prossimi mesi e qui la novità dovrebbe essere la dimensione del display, più "formato smartphone di oggi". C'è chi parla di display da quasi 5 pollici, chi va oltre ipotizzando anche un super iPhone versione phablet (orribile neologismo che indica una figura tecnologica - un mostro! - a metà strada tra un telefono e un tablet) in barba a quanto, pare, avesse sentenziato a suo tempo Steve Jobs, secondo il quale le dimensioni dell'iPhone non sarebbero mai significativamente aumentate. Bello, bellissimo il concept immaginato da Ciccarese Design, peccato che difficilmente il modello reale potrà essere davvero così: assai più sottile del precedente (e l'autonomia?), con un display a tutta larghezza, come se il bordo laterale stesse lì per sole ragioni estetiche. Poi ci sono gli smartwatch, la più bella risposta a una domanda mai fatta. Non so voi, ma io non ne ho mai visto uno al di fuori delle pagine Internet e in poche, pochissime, vetrine di negozi. Non mi è mai capitato di vederlo al polso di utenti, forse perché sotto sotto un po' di vergognano dell'acquisto fatto e tendono a nasconderlo... chissà, magari anche a loro stessi! Fatto sta che a parer mio lo smartwatch è una delle cose più inutili che si potevano inventare, almeno nell'interpretazione attuale di mera appendice bluetooth di un dispositivo più grande, il nostro smartphone di sempre. Per non parlare del fenomeno tablet, mondo a sé stante per i quali ne abbiamo visto e, mi sa, continueremo a vederne di tutti i colori. A parte l'iPad che considero un iPod Touch formato gigante (ovvero null'altro che una pulsantiera lancia applicazioni) troviamo tavolette anche da 10 pollici in grado di telefonare, con tastiera fisica a ribalta (ma non dovevano essere computer senza tastiera?!?), con sistemi operativi da PC (ma non erano i nuovi PC con sistema operativo da tablet?!? :-))) con smartphone incorporato ed estraibile all'occorrenza, e/o con pennina-stilo per i nostalgici del touch computing prima maniera, ovvero quella emergente sul finire degli anni novanta! Ma il Premio Ignobel per il (mancato) progresso tecnologico va a Microsoft, per il suo "bellissimo" Windows 8, che nel frattempo è diventato Windows 8.1, poi Windows 8.1 update 1... ma che nessuno (sano di mente) vuole sui PC senza touch screen, almeno fino a quando non restituiranno agli utenti il menù Start di sempre. Cosa che PARE debba avvenire, a furor di popolo, entro l'estate... a quasi due anni dal suo disastroso lancio. Bello, no?!?
:-)
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